UNITA’ PASTORALE: S. Messa nella chiesetta di S. Giovanni di Livenza – lunedì 24 giugno

Lunedì 24 giugno, alle ore 19:00, nella chiesetta di San Giovanni di Livenza, sarà celebrata una S. Messa, officiata da don Mirco Miotto, durante la quale sarà benedetta la nuova sede per la presidenza liturgica e il nuovo ambone, a conclusione dei lavori di restauro.

A sud di Sacile, su una piccola altura nei pressi del fiume Livenza, sorge la chiesa di San Giovanni Battista, una chiesetta di antiche origini: il complesso architettonico ed il manto decorativo si presentano di particolare interesse artistico e storico. Le origini della chiesa di San Giovanni Battista vengono fatte risalire al 1300, anche se la prima attestazione della sua presenza in loco risale al 1233.

L’edificio si caratterizza con una forma geometrica rettangolare a navata unica che raccoglie l’aula dell’assemblea ed il presbiterio. La copertura interna è costituita da capriate in legno con soffittatura in mattoncini e a volta intonacata; la copertura esterna è a capanna. L’orientamento del presbiterio e dell’altare è rivolto ad est come riferimento e preghiera ai luoghi di Gesù. Il campanile è a vela e si innalza nel prospetto di ingresso.

All’interno si possono ammirare preziosi affreschi post bizantini attribuiti alla scuola veneto-cretese del XVI secolo: sopra l’arco trionfale a tutto sesto che conduce all’altare si trova raffigurato Dio Padre con ai lati l’Angelo annunziante e la Vergine Maria, più sotto sono affrescate le immagini dei santi apostoli Pietro e Paolo.

Sulla parete di destra c’è il Battesimo di Gesù al Giordano in cui è presente una figura inginocchiata di donatore con libro in mano e con la data del 1593.

Sulla parete sinistra si trova un’opera in stile diverso, attribuita a Girolamo Stefanelli, raffigurante la Madonna in trono con bambino e due santi in piedi, San Giovanni Battista e San Giacomo minore con l’iscrizione “S. Carlo de Vettor ha fatto fare per suo avodo et devocion MDLXXXXIII”.

Dietro l’altare si può ammirare un antico crocifisso di ignoto autore del Cadore. Si tratta di una splendida scultura lignea policroma realizzata con legno di tiglio nel ‘500, la croce invece è di epoca più recente. Questa bellissima opera è stata infatti nei primi anni del 700 “testimone” di un evento “miracoloso” di cui alcune notizie sono state ritrovate nel registro parrocchiale di Francenigo.

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