QUARTA DOMENICA DI AVVENTO: il racconto dell’incontro di formazione sul Vangelo di Luca guidato da don Fabrizio

Il Vangelo della quarta domenica di Avvento ci narra un incontro gioioso tra due donne di fede, Maria ed Elisabetta. Maria è l’icona della prontezza e della disponibilità incondizionata alla missione, nel suo andare presso la parente Elisabetta come portatrice della buona notizia. Al centro del Vangelo sta la “lode” di Elisabetta, in risposta al “saluto” di Maria. E la lode si trasforma in benedizione per Colei che ha creduto. La fede delle due donne diventa così esempio per la fede dei credenti e della storia umana. (Dalla diocesi di Como)

“Maria in visita ad Elisabetta” affresco di Giotto nella Cappella degli Scrovegni – Padova

Dal vangelo secondo Luca (1, 39-45)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto”.

Martedì 17 dicembre 2024, presso l’oratorio di Gaiarine, si è svolto il quarto e ultimo incontro di Lectio Divina, tenuto da don Fabrizio sul Vangelo della quarta domenica di Avvento.

L’evangelista Luca (Lc 1,39-45) ci propone, nell’incontro tra Maria ed Elisabetta, il mistero dell’incarnazione di Gesù che inizia a manifestarsi al mondo. In questo episodio sono cinque i protagonisti: le due donne, i bambini nel loro grembo e lo Spirito Santo che pervade Elisabetta e che le permette di riconoscere in Maria la madre del Salvatore, mentre Giovanni nel suo grembo sussulta di gioia.

Questo breve brano del Vangelo ci fa riflettere su come la venuta di Gesù sia stata accolta con grande gioia, sia da Elisabetta sia da Giovanni nel suo grembo. In ognuno di noi nasce spontanea la domanda: come accolgo Gesù che sta per nascere? Mi lascio pervadere dallo Spirito Santo e dico il mio “sì” di buon cristiano, oppure lo accolgo con spirito indifferente e annoiato? È il brano che ci suggerisce la strada da percorrere: dobbiamo “sussultare” come Giovanni, ossia capire che Gesù si è incarnato per noi, lasciare da parte il nostro egoismo e modificare la nostra routine quotidiana per dedicare parte del nostro prezioso tempo al prossimo.

Condividiamo con voi le preghiere composte al termine della meditazione condivisa.

Ave o Maria,

Tu che hai creduto alle promesse di Dio,

aiuta anche noi a portare la gioia

del nostro incontro con Gesù agli altri.

Signore Gesù,

in questo periodo di Avvento,

ti chiediamo il dono dello Spirito Santo

per entrare più profondamente

nel mistero di Maria e del nostro Natale.

Aiutaci a scoprire la presenza di Dio

in noi e nel prossimo.

Signore Gesù,

nella distrazione dell’oggi e nei momenti difficili,

fa’ che possiamo sempre rinnovare la grazia

dell’incontro con Te,

nell’intimità della preghiera

e nell’Eucarestia domenicale.

Aiutaci a riconoscere i segni

della Tua presenza nella nostra vita,

e condividerne la gioia

in semplici gesti di amore fraterno,

come Maria nella sua visita ad Elisabetta.

I coordinatori e facilitatori dei gruppi

Bartolomé Esteban Murillo, L’Adorazione dei pastori, 1650 circa, Madrid, Museo Nazionale del Prado