Giornata mondiale dell’acqua. Il Papa: è un dono, non una merce
Oltre 2 miliardi di persone non hanno ancora accesso all’acqua potabile, più di 4 miliardi non dispongono di servizi igienici. L’appello del Papa dopo l’Angelus di domenica 21 marzo
“Per noi credenti, ‘sorella acqua’ non è una merce: è un simbolo universale ed è fonte di vita e di salute. Troppi fratelli, tanti, tanti fratelli e sorelle hanno accesso a poca acqua e magari inquinata! È necessario assicurare a tutti acqua potabile e servizi igienici. Ringrazio e incoraggio quanti, con diverse professionalità e responsabilità, lavorano per questo scopo così importante. Penso per esempio all’Università dell’Acqua, nella mia patria, a coloro che lavorano per portarla avanti e per far capire l’importanza dell’acqua. Grazie tante a voi argentini che lavorate in questa Università dell’Acqua”. Così papa Francesco domenica dopo l’Angelus ricordando la Giornata mondiale dell’Acqua.
Si è celebrata, infatti, lunedì 22 marzo, in tutto il mondo, la Giornata dell’Acqua, per ridurre il più possibile il consumo di acqua e raggiungere i traguardi di sostenibilità ambientale. Ci sono Paesi dove l’accesso all’acqua potabile è un problema per larga parte della popolazione. L’Unicef afferma in una nota che nel mondo oltre 1,42 miliardi di persone – tra le quali 450 milioni di bambini – vivono in aree ad alta o altissima vulnerabilità idrica. “Questo significa che 1 su 5 bambini al mondo non ha abbastanza acqua per far fronte ai propri fabbisogni quotidiani”, afferma il Fondo dell’Onu per l’infanzia. (Fonte: Avvenire.it)
Per conoscere l’iniziativa “LiberiAmo i fiumi” del WWF, avviata il 22 marzo, in occasione della giornata mondiale dell’acqua, clicca qui. Fino al 30 settembre un censimento degli ostacoli di cemento lungo i corsi d’acqua (Fonte: L’Azione.it)