FESTA MARIANA: Natività della Beata Vergine Maria – giovedì 8 settembre 2022

Si celebra l’8 settembre la nascita di Maria, anch’essa, come quella di Cristo, annunciata dall’angelo mandato da Dio. Per la Chiesa è l’inizio della redenzione della natura umana, che finalmente il Signore ha voluto incontrare, mettendo in contatto le cose celesti con quelle terrene

PARROCCHIA DI GAIARINE: S. Messa domenica 11 settembre, ore 19.00, seguita da processione.

Domenico Ghirlandaio, Natività della Vergine (affresco), 1486-1490, Basilica S. Maria Novella – Firenze

La fonte primaria da cui si trae il racconto riguardante la Natività della Vergine Maria, è un testo apocrifo: il Protovangelo di Giacomo. Qui si racconta del ricco uomo giusto Gioacchino, che portava al Signore molte offerte, finché un giorno viene rimproverato: non avendo egli prole, infatti, non può offrire per primo. Gioacchino allora scopre che effettivamente, tra i discendenti delle 12 Tribù d’Israele, è l’unico a non avere figli, così si dispera e scappa nel deserto. Intanto, a casa, sua moglie Anna, già angosciata per la propria sterilità, inizia anche a temere di restare vedova. Ma ecco l’arcangelo Gabriele che viene a visitarla annunciandole l’imminente maternità. A quel punto arriva dal deserto anche Gioacchino con le sue greggi che ha ricevuto a sua volta l’annuncio dell’angelo e corre ad abbracciare la moglie. Entrambi rendono grazie al Signore e promettono di consacrargli il nascituro. Per Anna, poi, si compiono sei mesi di attesa e al settimo partorisce una bambina, cui dà il nome Maria.

Storia e origini della festa

Testimoniata in Oriente già nel IV secolo, la data dell’8 settembre risale probabilmente alla dedicazione di una chiesa dedicata a Maria a Gerusalemme, nel luogo dove sorgeva la casa di Gioacchino ed Anna, cioè dove Maria è venuta al mondo. La festa viene poi introdotta a Costantinopoli nel VI secolo durante il regno di Giustiniano I e nella locale Chiesa bizantina questa devozione dà probabilmente origine a un’altra festa, quella della Concezione. In Occidente viene introdotta solo il secolo successivo, il VII, grazie a Sergio I, Papa siciliano, ma di origine siriana e celebrata dal 688 con una solenne processione che partiva dalla chiesa di S. Adriano al Foro fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Nella tradizione bizantina, la Natività della Vergine è la prima festa dell’anno liturgico – che come l’anno civile ha inizio a settembre – che si conclude, poi con la Dormizione.  

Il significato teologico

Dall’eternità, Il Padre opera per la preparazione di Colei che doveva divenire la madre del Figlio suo, il tempio dello Spirito Santo. La geneaologia di Gesù proposta dal Vangelo di Matteo culmina nell’espressione «Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo». Con Maria, dunque è venuta l’instaurazione piena del regno di Dio. La Chiesa guarda a lei come la Madre di Dio, ma ancor più come la discepola che meglio di tutte può offrire l’esempio e il modello di vita cristiana. Nella sua fede, nell’obbedienza al Figlio, nel suo farsi prossima verso la cugina Elisabetta e alle nozze di Cana: Maria è donna da imitare anche per la fiducia nei momenti più bui della storia del suo Figlio Gesù. Questo, e molto altro, spiega perché il popolo di Dio sa di trovare in lei rifugio e conforto, aiuto e protezione.

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(Fonte: Vatican news – Articolo di Roberta Barbi – e Famiglia Cristiana)

Canto gregoriano “Ave Maria”

Esecuzione di Isabella Costelloe – Parrocchia di Gaiarine

In generale, nelle solennità e feste mariane – l’Ave Maria può essere utilizzata come canto per la presentazione dei doni (offertorio).

Testo latino
Ave, Maria, grátia plena,
Dóminus tecum.
Benedícta tu in muliéribus,
et benedíctus fructus ventris tui, Iesus.
Sancta María, Mater Dei,
ora pro nobis peccatóribus,
nunc et in hora mortis nostrae.
Amen.
Traduzione liturgica in lingua italiana
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori,
adesso e nell’ora della nostra morte.
Amen.